Ogni piatto è l'interpretazione di un mondo di cui mi sento attento custode libero da schemi e pregiudizi.

Lo Chef

Alessandro Rossi, classe 1991, si è confermato per il quarto anno di fila la Stella Michelin.
Il segreto? D’istinto e di cuore, con un buon bagaglio di preparazione e conoscenze e tanta passione.

Alessandro Rossi

Nasce a Chiusi in provincia di Siena, classe 1991.

Il viaggio nel mondo della cucina parte proprio dalla sua terra per poi spostarsi in Umbria con Filippo Germasi al ristorante Zafferano a Città della Pieve, da Fino a Rimini e al Jasper di Perugia.

Dopo una breve esperienza da Alessandro Dal Degan all’Hotel Europa ad Asiago è tornato in Toscana per approdare come chef e socio, alla Leggenda dei Frati di Filippo Saporito.

In quei due anni è arrivata anche la prima stella Michelin oltre ai due cappelli della Guida de L’Espresso. Il suo percorso continua a Treviso, alla guida del Ristorante Villa Selvatico.

Nel giugno del 2020 è approdato al Gabbiano 3.0 a Marina di Grosseto, dopo pochi mesi la prima stella Michelin e il primo cappello della Guida de L’Espresso.

La cucina che Alessandro Rossi ha impostato al Gabbiano 3.0 ha un’impronta toscana. Le passioni dello chef sono i fegatini, il maiale, i sapori dell’orto, l’extravergine e ovviamente è importante la presenza del pesce data la posizione del locale e le aspettative della clientela.

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